L’Elisir d’amore a Tempio Pausania
“Un’Isola di Musica 2022”, è la consueta rassegna musicale del Teatro Lirico di Cagliari nei centri della Sardegna, che propone una delle opere liriche più briose ed amate dal pubblico di tutte le età: L’elisir d’amore, melodramma giocoso in due atti, su libretto di Felice Romani, tratto dalla commedia Le philtre di Eugène Scribe e musica di Gaetano Donizetti (Bergamo, 1797-1848).
L’opera vede due appuntamenti al Teatro del Carmine di Tempio Pausania il 12 (ore 20:30) e 13 dicembre (ore 10:30, per le scuole).
Si tratta di un nuovo allestimento del Teatro Lirico di Cagliari che si avvale della regia e dei costumi di Marco Nateri (Cagliari, 1962), artista versatile, noto ed apprezzato dal pubblico cagliaritano (fra i suoi tanti lavori, spiccano i costumi per I Shardana, 2013; Turandot, 2014),mentre le scene sono di Sabrina Cuccu, le luci sono firmate da Andrea Ledda e, in qualità di assistente alla regia, collabora anche Luigia Frattaroli.
Una versione semplice, colorata, adatta a tutti della celebre storia d’amore fra Adina e Nemorino sulle popolari note di Donizetti che viene raccontata, anche attraverso le illustrazioni di un fantastico libro pop-up, con l’esaltazione dell’amore puro e naturale, come quello dei bambini, evidenziato dall’uso scenico di affascinanti giocattoli d’epoca del secolo scorso.
L’Orchestra e il Coro del Teatro Lirico di Cagliari sono diretti dal maestro Andrea Solinas (Sassari, 1985), giovane ed apprezzato direttore d’orchestra al suo debutto a Cagliari (lo scorso marzo ha diretto l’Orchestra, ma in decentramento). Il maestro del coro è Giovanni Andreoli.
L’opera si avvale di due cast di giovani artisti che si alternano nelle recite: Ilaria Vanacore (12 dicembre)/Elena Schirru (13 dicembre) (Adina), Nico Franchini (12 dicembre)/Mauro Secci (13 dicembre) (Nemorino), Nicola Ebau (Belcore), Alex Martini (Dulcamara), Graziella Ortu (Giannetta).
L’elisir d’amore, rappresentato, per la prima volta, il 12 maggio 1832 al Teatro della Canobbiana di Milano (oggi Teatro Lirico), riscuote, fin dalla prima sera, uno straordinario favore di pubblico e critica che si ripete per tutte le trentadue repliche. Senza dubbio una delle opere più raffinate, soprattutto per la scrittura orchestrale, di Gaetano Donizetti che, con questo titolo, trova una personale elaborazione dello stile comico, tramite l’introduzione dell’elemento sentimentale, elemento che, estraneo all’imperante opera seria rossiniana, riconduce piuttosto al filone larmoyant dell’opéra-comique francese.
L’opera, della durata complessiva di 1 ora e 30 minuti circa, viene eseguita senza l’intervallo.