In scena giovedì 21 per la Generale e venerdì 22 dicembre 2023 per la Prima
Il momento clou del Festival musicale Bernardo De Muro è finalmente giunto. Dopo la carrellata di grandi concerti itineranti portati nei belvedere, nei teatri, nelle sale della Gallura durante la parentesi estiva e questa autunnale-natalizia, la rassegna è lieta di presentare “Il Barbiere di Siviglia“, che andrà in scena venerdì 22 dicembre alle ore 20 al Teatro del Carmine di Tempio Pausania e, viste le numerose prenotazioni, anche in occasione della generale del 21 dicembre. A grande richiesta e con alte aspettative, torna la grande lirica a Tempio con una produzione coordinata dall’Accademia Bernardo De Muro e che conta sulla collaborazione dell’Ente concerti Marialisa De Carolis. Fortemente voluta e sostenuta dall’amministrazione comunale e dall’assessorato regionale alla Cultura, è tutto pronto per una serata di opera nel segno della musica di Gioachino Rossini.
Melodramma buffo in due atti di Cesare Sterbini, tratto dalla commedia omonima di Pierre-Augustin Caron de Beaumarchais. Musiche di Rossini. Ma la scelta è ricaduta su “Il Barbiere di Sivilia” anche per questioni storiche che ci riguardano da vicino: si tratta infatti di un omaggio a Giovanni Manurita, grande tenore e attore tempiese del ‘900. Nella Prima guerra mondiale venne arruolato nella Brigata Sassari, poi entrò nell’aviazione e venne ribattezzato da D’Annunzio come il “canoro alato”. In seguito si stabilì a Roma e cominciò un’importante carriera concertistica, si esibì nei teatri più importanti d’Italia e all’estero. In particolare, nel 1926 cantò al Teatro La Fenice di Venezia nel ruolo del Conte d’Almaviva ne “Il Barbiere di Siviglia” e da lì viaggiò in Danimarca, Olanda, Germania, Belgio, Polonia, Francia e Spagna e fino a Chicago, in America.
«Tempio festeggia un altro suo grande personaggio dell’opera lirica, oltre a Bernardo De Muro di cui portiamo in alto il nome – afferma Fabrizio Ruggero, direttore artistico dell’Accademia -. Giovanni Manurita ha cantato il “Barbiere” ed è stata per lui un’opera molto importante. Inoltre, manteniamo vivo il rapporto con Pesaro, città rossiniana con cui collaboriamo ormai da tempo. Alcuni dei cantanti che si esibiranno il 22 dicembre hanno frequentato il corso di alto perfezionamento lo scorso anno a Tempio con Ernesto Palacio, direttore dell’accademia rossiniana e sovrintendente del Rossini Opera Festival. In generale, il cast è composto da giovani brillanti, in carriera, e reduci da importanti tournée».
«Sono contento che tornerà a Tempio e in Gallura la grande lirica – plaude l’assessore regionale alla Cultura Andrea Biancareddu -. A ridosso del Natale, il Teatro del Carmine sarà la cornice perfetta per il Barbiere di Siviglia. Un progetto ambizioso, quello portato avanti con coraggio e passione dall’Accademia Bernardo De Muro, in cui ho creduto fortemente proprio per la tradizione storica che lega la Gallura e il Carmine al bel canto. Il sostegno alle realtà di valore del nostro territorio e la crescita di una filiera, anche delle maestranze, sono motivo di orgoglio e meritano tutta la nostra attenzione per l’importanza che la musica e la cultura hanno nella nostra società quale elementi di crescita e di sviluppo».
«Si tratta della seconda produzione firmata Accademia Bernardo De Muro e che nasce interamente nella nostra città – evidenzia il sindaco di Tempio, Gianni Addis -, grazie alla partnership con Rossini Opera Festival di Pesaro, prossima Capitale italiana della Cultura nel 2024, e l’Ente De Carolis, teatro di Tradizione di Sassari. Una grande opportunità per l’intera isola. Come per la prima produzione, la “Cenerentola” realizzata lo scorso anno, sempre attingendo dal repertorio operistico Rossiniano, anche in questo caso sono impegnati numerosi attori e maestranze di Tempio: un centro che di fatto inizia a qualificarsi come luogo di produzione operistica».
Con l’orchestra e il coro dell’Ente concerti Marialisa De Carolis di Sassari, sotto la direzione del maestro Roberto Gianola e la regia di Victor Garcia Sierra ripresa da Giampaolo Salis, sul palco Manuel Amati (nel ruolo del conte d’Almaviva), Gianluca Lentini (Bartolo), Marta Pluda (Rosina), Gianni Giuga (Figaro), Alessandro Abis (Basilio), Dario Sogos (Fiorello), Vittoria Lai (Berta).