In occasione delle celebrazioni per i 215 anni del paese gallurese, i sindaci hanno firmata una dichiarazione che avvia la sinergia tra i “comuni delle Bocche”
Una folla di circa cinquemila persone si è riversata tra le strade del centro storico di Santa Teresa Gallura, per festeggiare l’anniversario della fondazione del comune. 215 candeline spente con il consueto corteo di rievocazione storica e con il concerto dei Tazenda, in piazza Vittorio Emanuele I.
Durante le celebrazioni, andate in scena lo scorso 12 agosto, organizzate dall’Accademia Bernardo De Muro, è stata ricordata la fondazione di Santa Teresa avvenuta nella stessa data del 1808. Il paese come oggi lo si conosce ha visto la luce per volontà di Vittorio Emanuele I che, dopo le richieste del comandante della guarnigione sardo-piemontese, Francesco Maria Magnon, emanò un Decreto nel quale sancì la nascita di Santa Teresa. La pianta del centro storico fu disegnata dallo stesso re, proponendo un’immagine simile a quella di Torino, con vie dritte e parallele ed intersecanti ad angolo retto, che costituiscono un esempio unico in Sardegna. Decise anche il nome da dare, in onore della moglie, la regina Maria Teresa d’Austria. In quell’Editto, firmato da Vittorio Emanuele I, vi era impressa la data del 12 agosto.
Dal punto di vista istituzionale, è stata l’occasione per dare il via alla stretta collaborazione sancita dalla sindaca di Santa Teresa Gallura, Nadia Matta, e il sindaco di Bonifacio, Jean Charles Orsucci. Un patto d’intenti che dia inizio a un percorso di sinergia tra i due comuni affacciati sulle Bocche. «Esprimiamo la nostra intenzione di intraprendere un percorso comune che porti alla firma della Dichiarazione di Intenti e culmini con il Patto di Gemellaggio tra le nostre realtà territoriali — hanno dichiarato i primi cittadini in piazza, in italiano e in francese —. La Dichiarazione mira a valorizzare e promuovere la conoscenza dei rispettivi territori e patrimoni per offrire alle due comunità una fonte di arricchimento sociale e culturale, nella convinzione che dalla cooperazione derivi il reciproco sviluppo nel campo della lingua, della cultura, dell’arte, della musica, della danza, dello sport, del turismo e della vita sociale. Dichiariamo la volontà di stabilire un rapporto di collaborazione permanente».
La dichiarazione ora prende vita a tutti gli effetti e inaugura il progetto verso la redazione del patto, impegna Santa Teresa e Bonifacio a promuovere sentimenti di amicizia e obiettivi per incoraggiare la pace, la solidarietà, l’accoglienza, la partecipazione; facilitare la promozione e l’organizzazione di premi letterari, eventi, percorsi, culturali e artistici comuni, la costruzione di progetti condivisi come concerti, convegni, mostre, percorsi enogastronomici; favorire lo scambio di esperienze e la cooperazione tra le associazioni presenti in entrambi i territori promuovere la collaborazione fra Istituti scolastici per la realizzazione di progetti didattici e scambi di soggiorno tra alunni; promuovere la pratica dello sport con scambi tra club e associazioni; sviluppare le infrastrutture del turismo scambiando le informazioni di conoscenza e promozione dei due territori. Uno degli obiettivi primari è l’opportunità di condividere e sviluppare progetti che potrebbero ottenere finanziamenti Europei nei vari campi di interesse comune.
«La Sardegna e la Corsica, nel 2016, considerate due isole sorelle per il percorso storico che le accomuna, per la lingua, per la cultura, per gli scambi economici, hanno stretto “U Pattu corsu-sardu” per approvare in maniera formale e istituzionale le relazioni politiche strette tra le due isole — il commento della sindaca Nadia Matta —. Nello stesso modo, io e il sindaco Jean Charles abbiamo riconosciuto che da sempre, Santa Teresa e Bonifacio sono unite per la posizione geografica speculare, per la lingua, per la cultura e soprattutto per i legami di parentela fra le due comunità, lo stesso Jean Charles e io siamo legati da una lontana parentela. In diverse occasioni Bonifacio e Santa Teresa hanno perseguito obiettivi comuni, vi sono stati scambi culturali e sono stati condivisi interessi economici, ma questo stretto legame non è mai stato ufficializzato. Credo che sia arrivato il momento di farlo. La promessa di amicizia è il primo passo per unire queste due cittadine con un gemellaggio».
La giornata di eventi, organizzata dall’Accademia musicale Bernardo De Muro, rientra in un periodo fitto di concerti e manifestazioni che vedono l’Accademia impegnata nel territorio gallurese. Lo scorso 30 luglio, infatti, ha preso il via l’ottava edizione del festival omonimo, con due appuntamenti dedicati al tango con concerti al tramonto, e nei giorni scorsi l’esibizione della Buzzing Jars. Appuntamenti andati in scena a Luras e Baja Sardinia. Il prossimo evento andrà in scena il 22 agosto proprio a Santa Teresa di Gallura, e sarà lo spettacolo “Il templare – Pop-opera”.